giovedì 17 marzo 2011

Buon compleanno, Italia!

Come molti di voi sanno, io non sono mai stato un grandissimo patriottico. Non mi piace sventolare il tricolore, non mi metto la mano sul cuore quando suona l'Inno d'Italia e mi fa paura sentire la parola "patria".
Ma sono italiano, mi sento italiano e mi piace l'Italia. Mi piacciono gli italiani e oggi festeggerò questo compleanno come è giusto che si debba festeggiare, ma soprattutto perchè lo voglio festeggiare!

Una piccola parentesi su chi sputa sull'Italia e sulla sua unità: quando voi leghisti rinuncerete a tutti i soldi (e sono tanti) che le istituzioni, dallo stato alle regioni ai vari enti, vi danno allora e solo allora potrete vomitare il vostro odio verso il nostro (e vostro) stato. Prima di allora siete e sarete dei patetici e poveri piccoli esseri dalle facoltà intellettive decisamente sotto la media. Non spendo altre parole, anche perchè non credo le capireste, poverini.

Per festeggiare l'Italia, ovviamente, ho pensato ad una canzone che ben potesse rappresentare per me il significato di questo anniversario.
Un anno fa, il 5 maggio 2010, ho scritto un post per ricordare la partenza dei mille da quarto nel 150° della sua ricorrenza; scelsi la canzone di Bennato C'era un Re, per riflettere di quanto non fosse unita questa nostra Italia. Forse le cose ad ora non sono cambiate di molto, anche se oggi tutti (o quasi) festeggiamo con orgoglio questo nostro bel paese, spesso con rabbia verso chi non lo riconosce. E' una dimostrazione lampante di come, purtroppo, l'Italia ancora ci divide piuttosto che unirci.
Però oggi, con tutti i suoi difetti e le sue macchie scure (a tratti nere), io mi sento di festeggiarla questa Italia e voglio quindi gridarlo forte:

VIVA L'ITALIA!

E chi l'ha saputa cantare nel modo migliore questa frase? Ovviamente Francesco De Gregori. Vi lascio per questo la sua canzone Viva l'Italia, compresa di testo, da gustare e capire. Ascoltate bene le parole, ne rimarrete magicamente affascinati..
Ho scelto però di mettervi la versione cantata a Sanremo dal "leghista" (tra virgolette perchè non lo è) Davide Van De Sfroos, che secondo me ha fatto una grandissima cosa a voler cantare quella canzone proprio dal palco dell'Ariston.

Buon ascolto e, ancora, buon compleanno!

Viva l'Italia, l'Italia liberata, 
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè. 
L'Italia derubata e colpita al cuore, 
viva l'Italia, l'Italia che non muore. 
Viva l'Italia, presa a tradimento, 
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento, 
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura, 
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura. 
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare, 
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare, 
l'Italia metà giardino e metà galera, 
viva l'Italia, l'Italia tutta intera. 
Viva l'Italia, l'Italia che lavora, 
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora, 
l'Italia metà dovere e metà fortuna, 
viva l'Italia, l'Italia sulla luna. 
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre, 
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre, 
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste, 
viva l'Italia, l'Italia che resiste.

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