venerdì 28 gennaio 2011

Abbiamo una storia da scrivere

E ci sono quei momenti in cui le dita fremono ed hanno bisogno di scrivere qualcosa, in cui c'è bisogno di mettere le cose nero su bianco.
Cosa c'è quindi di meglio che il proprio blog, da riempire di parole e contenuti. Frasi importanti, semplici concetti o benemerite cazzate.
Qualcosa però va scritto, perchè le dita fremono e la sensazione dei tasti premuti dai polpastrelli è tonificante, da quella forza che a volte la testa non riesce a trasmettere. Anzi, ci sono proprio quelle volte in cui la testa pensa proprio a tutt'altro ed allora servono le dita, siamo nell'era digitale d'altronde.
Potremmo fare un gioco, quasi quasi, se volete.
Pensate un argomento, pensate ad una traccia o magari pensate a una cosa semplice ed elementare; un concetto. Io aspetterò le vostre risposte e proverò a raccontarle queste vostre risposte.

Avete appena aperto un libro magico, che è ancora da scrivere e voi avete la possibilità di dare un senso a questo libro, potete decidere quale indirizzo dare a questo magico libro.
E sarà qualcosa di unico, qualcosa di vostro anche, qualcosa di mio certamente, qualcosa che unirà me a voi...

Qualcosa... E' qualcosa di magico!


Sono qui ad aspettare voi...

giovedì 13 gennaio 2011

Waze. Il navigatore Mobile Social Network

Questa volta voglio fare un po' di pubblicità ad una interssantissima applicazione per smartphone, Waze.

Si tratta di un navigatore per i cellulari di ultima generazione, gli smartphone appunto, che è anche un Social Network.
Usarlo è molto semplice, basta scaricarlo sul proprio telefonino, registrarsi ed iniziare a viaggiare.

Funziona come un normale navigatore, solo che cresce e si aggiorna grazie agli utenti. Lo fa automaticamente; ad esempio se registra più utenti vicini procedere lentamente capisce che potrebbe esserci un ingorgo e lo segnala.
Ma lo fa anche manualmente, quando ad esempio un "wazer" segnala la presenza di un velox in un determinato punto.
Mentre viaggi ed esplori una strada nuova a Waze, lui "mangia" la strada e la fa sua. Mi è capitato questa sera, quando tornavo a casa dal lavoro. La mia icona si è trasformata ed è diventata un wazers affamato che si mangiava letteralmente il percorso.

E' possibile, inoltre, da casa mettere i nomi alle vie ed aiutare a "costruire" la mappa. La trovo una gran figata questa.

Insomma, ve lo consiglio. E cominciate dando un'occhiata al video di presentazione qui sotto



AVANTI WAZERS!!!

lunedì 3 gennaio 2011

Tron Legacy e i Daft Punk

Voglio cominciare il nuovo anno parlando di un film, anzi no. Facciamo che comincio facendovi gli auguri di Buon Anno!
E che il 2011 sia portatore di novità buone o semplice continuazione del 2010, qualora vi andasse già tutto bene.

Premessa: non ho visto ancora Tron l'originale del 1982, quindi che i saccenti conoscitori di film frenino la loro vanità di far sapere al mondo intero, tra cui me, che il Tron del 1982 era un'altra cosa e che non posso capire la rivoluzione che ha suscitato in quegli anni per gli effetti e le innovazioni quella pellicola.
Conto di vederlo quanto prima, trarrò poi le mie conclusioni ed allora mi confronterò volentieri con chi, senza quella fastidiosa supponenza, ha visto entrambi i film.
Se poi siete di quelle persone che si reputano massimi conoscitori di cinema, musica, cazzi e mazzi, mi chiedo perchè perdete del tempo a leggere quello che un pezzente come il sottoscritto ha scritto riguardo un film.
Andatevi a leggere le strabordanti recensioni dei vari Donald Brainshit, Grant Powerdick e Connor 'o Megavega, piene del vostro più amato testosterone.

Veniamo quindi al film di stasera. Come ho scritto su Facebook, la scena al locale di Castor con i Daft Punk a fare i DJ vale da sola il prezzo del biglietto, ma è un po' poco.

E' vero, Tron Legacy dice davvero poco. Concordo con il mio amico Bedde sull'analisi del film; lofio e senza un gran ritmo. Per di più visibile esclusivamente nel fastidiosissimo 3D (ancora non riesco ad abituarmici, mi danno ancora fastidio gli occhi).
Ciò che mi ha spinto ad andarlo a vedere è stata la colonna sonora; i Daft Punk mi piacciono, soddisfano la mia sete di elettronica. Seppur i miei gusti musicali sono spinti verso il rock, dell'elettronica fatta bene sa darmi i giusti stimoli.
Il trailer che ho visto, poi, mi ha caricato ancora di più. Si vede un tizio vestito di bianco (che scoprirò nel film essere Castor) che sembra fare da vocalist in un futuristico locale, nel quale i DJ sono proprio loro... Daft Punk!

Potrete capire quindi, dopo una buona parte di film abbastanza noiosa deliziata solamente dalle note della colonna sonora composta da loro, come il mio interesse si innalzi notevolmente quando il protagonista entra in quel locale, che riconosco subito.
"Qua ci sono i Daft Punk, sicuro" dico a Bedde.
Ed eccoli comparire con i loro caschi a "giocare i dischi" per la gente del locale. La scena che ne è seguita è l'unica da ricordare, per quanto mi riguarda, del film. Carica e musicalmente potente, assolutamente nello stile dei "robot" francesi.

Tutto qui, il film non mi ha detto proprio niente. Ma loro mi hanno fatto uscire dal cinema sorridente e quasi soddisfatto.

Vi lascio con il video trailer di Derezzed, la canzone che fa da main title alla colonna sonora del film firmata, ovviamente dai Daft Punk