martedì 23 marzo 2010

La chiesa si rinnova?

Mentre andavo a lavorare la radio era su K-Rock e questa mattina a parlare c'era il bagnino, che è sempre uno spettacolo.

Prima notizia, le dichiarazioni di Bagnasco sulle "indicazioni di voto" da parte della CEI:
La difesa della vita umana, innanzitutto dal “delitto incommensurabile” dell’aborto in tutte le sue forme, è uno dei valori “non negoziabili” in base al quale i cattolici devono votare nelle prossime regionali.

Una bella indicazione verso la Bonino, candidata nel Lazio e fortemente abortista. Una volta c'era La DC e le chiese erano ottimi palchi elettorali per la propaganda democristiana. Adesso siamo nella seconda repubblica e la chiesa dovrebbe rinnovarsi. O forse no?

Mi vien voglia di chiederlo a Giorgio Gaber...



Il testo:

Il mondo ha fretta continua a cambiare
chi vuol restare a galla si deve aggiornare.
Anche la chiesa che sembra non si muova
ogni tanto ci ripensa e ne inventa una nuova.
E dimostrando un notevole tempismo
ha già tirato fuori un nuovo catechismo.
Dove tutto è più aggiornato, dove tutto è più moderno
e anche a vincere un appalto si rischia l'inferno.
Dov'è condannata ogni forma di magia
ma è un grande peccato anche l'astrologia.
Dove il senso di giustizia è ancora più forte
e talvolta è anche gradita la pena di morte.


E la chiesa si rinnova per la nuova società
e la chiesa si rinnova per salvar l'umanità.


In questo clima di sgomento per il popolo italiano
viene fuori l'acutezza del pensiero vaticano.
E tutti hanno capito che il Papa era un genio
quando ha detto che la mafia è figlia del demonio.
Ma quello che spaventa è il coraggio della CEI
che ha già riabilitato Galileo Galilei.
E adesso se divorzi ti puoi anche risposare
a patto che stai buono e non ti metti a scopare.
Ma il nuovo sacramento per essere senza macchia
va fatto di nascosto e in un'altra parrocchia.


E la chiesa si rinnova per la nuova società
e la chiesa si rinnova per salvar l'umanità.


Da oggi il praticante ha un'altra prospettiva
più allegra e disinvolta direi quasi alternativa
la pillola per ora non può essere accettata
ma è ammessa se prevedi di esser violentata.
E piuttosto che fare uso dei preservativi
è meglio diventare tutti sieropositivi.
E va bene i militari, e va bene i dottori
adesso abbiamo anche i farmacisti obiettori.
D'altronde per la chiesa l'ideale è l'astinenza
che è un po' come l'invito all'autosufficienza.


E la chiesa si rinnova per la nuova società
e la chiesa si rinnova per salvar l'umanità.


Da Roma il Santo Padre ci invia il suo messaggio
è lì ogni domenica a parte quando è in viaggio.
Lui voleva andare in Bosnia l'aveva stra-annunciato
ma all'ultimo momento c'ha un po' ripensato.
Perché l'uomo è santo e pio ma è anche molto scaltro
lui lo sa che morto un Papa se ne fa subito un altro.
E allora ha scritto un libro che è diventato un grosso evento
sarà anche un po' acciaccato ma non sta fermo un momento.
Per il suo decisionismo si può dire, senza offesa
che papa Woitila è il Berlusconi della chiesa.
Una chiesa sempre all'erta, che combatte, fa scintille
e per questo è giusto darle un bell'otto per mille.
Anche se i traffici loschi della Santa Sede
sono parte integrante dei misteri della fede.


E la chiesa si rinnova per la nuova società
e la chiesa si rinnova per salvar l'umanità.

mercoledì 17 marzo 2010

Ho imparato da solo

Ormai quasi un anno fa, mentre ero intento a lavorare (proabilmente facevo delle tessere), la Simo mi fece notare che scrivevo veloce, ma non utilizzavo gli indici di entrambe le mani nello scrivere. Andavo a 7 dita (medio, anulare e mignolo di entrambe le mani più pollice destro per lo spazio).
In effetti era così... E a dirla completamente è ancora così. Fino a qualche giorno fa. Perchè ho deciso di iniziare ad utilizzare tutte e 10 le dita.

E devo ammettere che è fottutamente difficile! Sto facendo una fatica incredibile a scrivere. Sono decisamente più lento del solito e spesso sbaglio le lettere. Inutile dire che se provo ad accellerare il passo, ecco che entrambi gli indici si drizzano e rimangono paralleli alla tastiera senza più battere nessun tasto.

Tra l'altro a pensarci, si sente proprio la differenza tra le dita. Gli indici non sono proprio abituati a schiacciare i tasti e fa uno strano effetto premere ogni singolo pulsante.
Succede tra l'altro che forse esagero adesso con gli indici. A volte uso quasi solo quelli. E tutto perchè ho imparato da solo, scrivendo in chat, senza una impostazione dattilografa.

Ormai ho deciso di intestardirmi e persevererò fino a quando non ritornerò a scrivere normalmente senza impappinarmi o sbagliare!

Mamma che fatica scrivere questo post...

domenica 14 marzo 2010

Ricomincio camminando



Mi piace scrivere, mi è sempre piaciuto. Fino a qualche tempo fa, lo facevo spesso sul blog; racconti, sfoghi, poesie, il più delle volte semplici cazzate.

Ora non lo faccio più...
Passano giorni, a volte settimane, tra un post e l'altro. Questo non va bene, non mi si addice. Voglio scrivere, mettermi davanti allo schermo e lasciare andare le dita a riempire questo spazio bianco affamato di parole, affamato delle mie parole.

E' così che deve funzionare, o meglio avrebbe dovuto funzionare. Invece non è stato mai così, ultimamente. Partivo con le buone intenzioni e succedeva sempre qualcosa ad interrompermi e mandare all'aria tutto. Il più delle volte ero io stesso la distrazione, si vede che doveva andare così.
Mi è stato detto di non preocuparmi, è il famoso "blocco dello scrittore". Che ambizione! Io Scrittore? Esagerato... Io blogger. Questo si. Un blogger scrive, commenta, condivide e legge. Ama farsi leggere ed ama leggere gli altri blogger. Ed allora questo io farò, da blogger che si rispetti.

Ricomincio quindi, ma come? Camminando! Lo dice il titolo del post.
Cosa vuol dire camminando, mi pare abbastanza semplice: si fa un passo dopo l'altro seguendo una direzione, una meta piuttosto che un pensiero, ma si fa della strada, passo dopo passo (Capitan Ovvio! Ha colpito ancora... Sono entrato nel vortice dei "De-motivational").
Ho iniziato proprio questa mattina, nel giorno del Signore per alcuni; di domenica per gli altri. Mi sono alzato (con calma, oggi è festa) alle 9.30, mi sono preparato e sono uscito. Una semplice camminata di mezz'ora, su via XXV Aprile (dubbi?) e ritorno.
E sarà così, tutti i giorni. Vorrà dire svegliarsi un'ora prima, fare mezz'ora a piedi poi doccia e il solito rituale colazione bagno lavoro. Proviamo, per una settimana, e vediamo che succede.

Mi sento pronto alla sfida, devo solo riuscire ad essere costante e non saltare un singolo giorno.

L'inizio è stato veramente gratificante, anche perchè al giro di boa avevo questo panorama davanti agli occhi...


Un respiro profondo, come profondo è il rispetto verso questa natura capace di regalare panorami del genere, poi via di nuovo sulla strada del ritorno.

Ora che sono a casa, seduto davanti al mac a scrivere di questa nuova ripartenza sento il mio corpo rinvigorito e vibrante, completamente concentrato verso la nuova avventura.

Play!

giovedì 4 marzo 2010

Devo farmi per forza uno shampoo...

Prima una versione Blues, dal vivo, in fondo troverete quella originale.


Il testo:
Una brutta giornata
chiuso in casa a pensare
una vita sprecata
non c'è niente da fare
non c'è via di scampo
mah, quasi quasi mi faccio uno shampoo.
Uno shampoo?


Una strana giornata
non si muove una foglia
ho la testa ovattata
non ho neanche una voglia
non c'è via di scampo
devo farmi per forza uno shampoo.
Uno shampoo?


Scende l'acqua, scroscia l'acqua
calda, fredda, calda...
Giusta!


Shampoo rosso e giallo, quale marca mi va meglio?
Questa!
Schiuma soffice, morbida, bianca, lieve lieve
sembra panna, sembra neve.


[parlato]: La schiuma è una cosa buona, come la mamma, che ti accarezza la testa quando sei triste e stanco: una mamma enorme, una mamma in bianco.
Sciacquo, sciacquo, sciacquo.


Seconda passata.


Son convinto che sia meglio quello giallo senza canfora.
I migliori son più cari perché sono antiforfora.
Schiuma soffice, morbida, bianca, lieve lieve
sembra panna, sembra neve.


[parlato]: La schiuma è una cosa pura, come il latte: purifica di dentro. La schiuma è una cosa sacra che pulisce la persona meschina, abbattuta, oppressa. È una cosa sacra. Come la Santa Messa.
Sciacquo, sciacquo, sciacquo.
Fffffff... Fon.

Il Signor G. era spettacolare. La genialità dei suoi testi è qualcosa di sorprendente. In questa canzone, si sente tutta la noia e l'angoscia provata dal protagonista, ma uno shampoo è quello che da la giusta carica e la musica stessa, la mimica e il ritmo, sono più decisi e forti.
La mimica, che nel video live si può ammirare a pieno, era qualcosa che il Signor G. aveva nel DNA. Nel cinema, c'erano Jerry Lewis prima e adesso Jim Carrey o magari Jack Black(!!!).

Bene, questo è proprio un periodo così, altalenante. Alternanza di noia ed esaltazione, angoscia e spinta propositiva. Ha ragione il Signor G., devo farmi per forza uno shampoo!