sabato 31 dicembre 2016

2016, finale di stagione

Mancano alcune ore alla fine del 2016, occorre farne un bilancio.

Faccio una premessa: non farò nomi, ma voi sapete e scoprirete che ci siete tutti quanti in queste mie parole.

Sarebbe dovuto essere l'anno del cambiamento, ma si è rivelato l'anno in cui tutto è cambiato. Personalmente sono sempre stato positivo, cercando di trovare in ogni situazione il lato buono. Ad essere sincero questo 2016 ha un bilancio assolutamente positivo. Mi ha portato nuove passioni, nuovi amici e vecchi amici che sono stati una nuova e piacevole scoperta. L'inizio dell'anno con la nuova convivenza, durata purtroppo solo 4 mesi e il periodo buio che ne è seguito, ma che mi ha permesso di guardarmi dentro e trovare la forza di ripartire. Il viaggio è continuato ed è stato un mezzo di trasporto che mi ha permesso di farlo: la bicicletta. 

Ho scoperto che girare su due ruote mi piace ed ho scoperto che viaggiarci mi piace ancora di più. 

Il viaggio in Olanda, bellissimo e sorprendente, è stato il simbolo della mia estate: green e salutare. 

...Attenzione spoiler...

Forse è stato proprio il paese dei tulipani ad avermi portato, verso la fine di questo 2016, a comprare un'auto green, ibrida, che mi traghetterà nel nuovo anno. 

...fine spoiler...

Col passare dei mesi, sono arrivate nuove amicizie come dicevo; altre si sono consolidate ed alcune sono state vere e proprie riscoperte, una nuova conoscenza praticamente. 

Ora, in questo 2016 che sta finendo, aspetto con fiducia e curiosità il 2017 perché so saprà darmi novità interessanti, magari pure inaspettate, con solo un'unica certezza: un fiume, il Danubio. 

Addio 2016 e benvenuto 2017


martedì 18 ottobre 2016

Parliamo di allevamenti

Vorrei lasciare alla vostra lettura una mail che mi ha mandato un mio ex compagno di università, con il quale ho litigato, diviso il pranzo e tanto altro. Sostanzialmente eravamo una coppia di fatto in tempi ancora non sospetti.
L'ho trovata molto interessante e mi piacerebbe la leggeste anche voi.
Cercate solo ti togliervi la casacca della vostra squadra e provate ad "ascoltare" quello che dice una persona che magari la pensa diversamente da voi, ma non per questo è un pericoloso criminale o il peggiore dei nemici.

Buona lettura

INDOVINA CHI VIENE A CENA


Mi hanno segnalato che è andata in onda su rai 3 (programma “indovina chi viene a cena) una puntata che parla anche del latte e delle bovine degli allevamenti intensivi.


Rivedo in differita la puntata dopo il pranzo domenicale diversamente vegano.Un velo di tristezza percorre il mio animo. Penso, non a me, ma a chi per l'agricoltura e l'allevamento ha speso l'intera vita. Tutti i giorni. Col caldo, col freddo. Le mani segnate dal tempo e dal lavoro. Mi torna in mente un'intervista ad un allevatore. Diceva che per accudire al meglio i propri animali bisognerebbe anche dormirci accanto per essere tempestivi nel comprenderne le esigenze (...non so se la moglie era molto contenta...)

La mia non è una semplice difesa della categoria degli allevatori.

Quando si fa controinformazione e si presentano presunti scoop, occorre essere il più precisi possibile. Altrimenti si fa disinformazione.

Le parole sono importanti.

Le quote latte non sono incentivi che ci donava la comunità europea e che ora non ci sono più. Sono state lacrime e sangue per molte stalle che hanno comprato le quote latte per mungere e pagato le multe per non incappare in ulteriori sanzioni e limitazioni.

Non si dice mucca in italiano, ma vacca. E se sembra volgare, dicano bovina. I vitelli sono separati dalle madri per motivi gestionali e sanitari. Non è vero che i nostri animali non mangiano più erba. Eccetera, eccetera, eccetera.

Il mondo delle fiere zootecniche mostrato nel video rappresenta una infinitesima parte delle bovine da latte. Lo 0,1%, forse lo 0,01% insomma pochissimo. E come dire che le sfilate di moda con fanciulle altissime, bellissime e anoressiche rappresenta un campione della gente comune. (Che tra l'altro essendo io diversamente alto, prediligo pulzelle più piccole e alla mano che camminano normalmente... Ma adesso questo non c'entra nulla...)

Ma l'apoteosi la si raggiunge intervistando il nutrizionista di vacche e suini più delinquente e megalomane del pianeta. Senza nessun contraddittorio.

Certo la vita di un bovino non è certo idilliaca, non è come vivere al pascolo. Ma i commenti che leggo parlano di lager e segregazione.Gli animali hanno cibo e acqua a disposizione 24ore su 24. 365gg su 365gg. Riparo dagli agenti atmosferici. Cure in caso di necessità. Ripeto le parole sono importanti. Se penso ai veri lager, in cui c'erano esseri umani!!! Oppure a chi ancora oggi muore per malnutrizione o mancanza di medicine.....

A scuola si studia l'Umanesimo. I nostri posteri battezzeranno questo periodo come l'Animalesimo.

Non nego che il progresso genetico abbia creato animali iperproduttivi, delicati e difficile da gestire. E spesso le conoscenze e le capacità di chi li alleva sono inadeguate. Semplicemente perchè a volte non c'è ricambio generazionale. E chi ruota attorno a questo sistema non fa certo i nostri interessi.

Si omette sempre, e non mi stancherò mai di dirlo, di rammentare perchè siamo arrivati a questo punto. Un secolo fa si moriva di fame. Quasi tutti coltivavano i terreni e allevavano animali. (eravamo un po' tutti vegetariani e vegani, perchè la carne era un lusso, e non è che si campava da dio....)

La ricerca di benessere ha allontanato tutti dalla campagna, sinonimo di fatica, sudore, solitudine.

Io invito sempre la gente a cambiare vita e a riprodurre quell'esistenza “bucolica” di un secolo fa.

Perchè è molto facile parlare. Un po' meno agire.

Nel video si vede che in California faranno il latte in laboratorio senze le bovine. Ho letto di recente che creeranno la carne senza animali. C'è già un crowdfunding (raccolta fondi) negli USA che va a mille.Inquinamento pressochè nullo. E senza torcere un pelo a nessun quadrupede. (come dice una famosa canzone...”E va bene così.....senza parole..”.)

Nel programma si denigra il latte. Io dico solo che mi sembra abbastanza chiaro che nel dopoguerra la vita media (e l'altezza..) delle persone sia aumentata anche grazie all'assunzione di proteine animali.

G come Giulia sembra cantare LigaBUE, nel suo ultimo single. Come Giulia Innocenzi che nel 2017 avrà una rubrica all'interno del programma di SanTORO, o forse un programma tutto per lei, che avrà come titolo “Animali come noi”.

Un anno a disposizione per spiare di nascosto gli allevamenti. Per filmare eventuali maltrattamenti sugli animali. In un anno qualcosa scoverà senz'altro... Lo troverebbe in qualsiasi attività del mondo. Mi auguro che abbia immortalato un agricolo che magari di notte, tribolando come un CANE, aiuta una bovina a partorire poiché la presentazione al parto del vitello è anomala. Al pascolo vitello e bovina creperebbero.

Speriamo che Giulia... non pensi che il salame di..... FELINO non sia fatto di...SUINO....

Non so se guarderò il programma. Poi dovrei scrivervi ancora....E perchè avrei un giramento di ….grossi CONIGLI... di co(ni)glioni, appunto...

Io scherzo e voglio bene alla fanciulla. Anche perchè è graziosa e simpatica. Io sono single e se lo è anche lei....amiamo entrambi gli animali... insomma come inizio saremmo a CAVALLO. Due cuori e una stalla. E una NUTRIA. Quella non manca mai.(anche ad Expo, NUTRIAmo il pianeta)

Le manderò un tweet con un mezzo diversamente moderno. Con un PICCIONE viaggiatore. Spero non si arrabbi perchè tengo il volatile a digiuno il giorno prima del viaggio. Io sono previdente: non vorrei che quando arriva a destinazione, oltre a cinguettare, e consegnare il messaggio... scarichi anche... qualcos'altro....

Tra 100 anni arriverà anche il Vegetalesimo. Si sosterrà che le piante soffrono quando sono tagliate e potate, private del frutto e dei semi per riprodursi autonomamente e secondo le dinamiche della natura. Coltivate una vicinissima all'altra. Un lager verde. Senza la compagnia di altre specie botaniche autoctone e selvatiche. Magari sotto serre bollenti d'estate. Iperselezionate e iperproduttive.

Vorrei tanto vedere un programma in tv che per una volta parla di quanto cherosene consumano le migliaia di aerei che solcano i nostri cieli. Dell'inquinamento elettromagnetico. E di come diventiamo sempre più miopi a forza di scrutare smartphone, tablet e pc, anziché guardare l'orizzonte all'aria aperta.