domenica 8 gennaio 2012

E se meritassi di rimanere da solo?

Da poco è iniziato l'ottavo giorno del 2012 e mi è venuto questo pensiero: E se io meritassi di rimanere da solo? 

Mi ritrovo sempre a combattere, spesso da solo, contro i mulini a vento. All'ennesima rivendicazione del mio diritto a boicottare le multinazionali, ricevo risposte scocciate della serie: “Ma che palle con sta storia della Nestlè. Sei noioso”. Eh si, sto diventando noioso persino a me stesso. Sempre a sbandierare il mio essere contro a questo o a quello, rendendomi conto di essere poi come tutti gli altri. D'altronde sto scrivendo dal mio iMac della Apple ed il mio telefonino è un iPhone. Come posso pretendere di essere “alternativo” se poi mi uniformo alla massa e mi comporto come essa? 
Ciò in cui credo viene bollato come anacronistico e storicamente perdente; ormai non faccio più neanche tenerezza. Sono un brontolone polemico, al quale non va mai bene niente. 
All'apparenza gioviale e buontempone, sempre pronto a scherzare e sdrammatizzare, mi ritrovo a soffrire in silenzio su molte cose. Mi sto chiedendo dove sia andato a finire il mio buonumore, se mai c'è stato in me. 
Sento andarsene lentamente, ma sta aumentando ultimamente, la voglia di lottare. Fino a qualche anno fa ero incazzato contro il sistema, col mio blog provavo a smuovere le coscienze e provavo, nel mio piccolo, a cambiare le cose. L'ho sempre pensato d'altronde: Se ogni piccolo uomo, nel suo piccolo mondo, fa una piccola cosa... il mondo cambia! 
Beh ora tutta questa voglia di cambiare le cose, tutta questa spinta, non c'è. 
Forse sono rimasto l'unico che ancora segue la giusta strada, mentre tutti si stanno adeguando al degrado morale e culturale, o forse più semplicemente sto uscendo fuori dal mondo. Mi trovo, adesso, fuori dal mondo e dalla gente. 
Comincio a pensare che si, mi merito di rimanere da solo; forse così non darò più fastidio a nessuno con le mie paranoie e le mie pippe da alternativo dei miei stivali. Tanto il mondo ormai va così e provare a cambiarlo non ha senso e soprattutto non si fa nel mio modo sbagliato. 

I’m a loser baby, so why don’t you kill me? 

O magari queste sono solo paranoie di una mente stanca che ha bisogno di riposare il giusto numero di ore, non so; non lo so proprio.