mercoledì 2 febbraio 2011

Fredd e Maggie - Ultimo Capitolo

Come tutti i libri o le storie prima o poi arriva una fine, tranne che per La Storia Infinita; ma non stiamo parlando di lei.
Fredd e Maggie sono quindi arrivati al loro ultimo capitolo. Questa storia finisce e potrà essere rilegata e riposta nella libreria dove qualcuno, magari un giorno, la leggerà per il suo piacere. Almeno lo spero.
Partiamo, dunque.

Fredd si era seduto sul divano davanti al televisore. Era inverno ed il corto giorno era da poco finito.
Faceva freddo fuori ed il giorno prima aveva nevicato. Una grossa coltre bianca ricopriva il piccolo paese dove si era ritirato negli ultimi anni. Quei paesi dove tutti ti salutano, quando ti incrociano per strada, perchè nessuno è sconosciuto seppur non si è avuto il piacere di parlarci.
L'uomo amava questa caratteristica e salutava con il sorriso ogni persona che incontrava nelle sue passeggiate o quando si muoveva a piedi o in bicicletta per andare a comprare il giornale. Tutti i lunedì e solo il lunedì. Durante la settimana era la rete a fornirgli le notizie dal mondo e sul mondo. Ultimamente nel suo saluto, però, era sparito il sorriso.
Fredd aveva sempre amato la neve, fin da quando era piccolo ed anche ora che era adulto. Ci fu solamente una piccola pausa tra i 18 e 22 anni, quando la neve gli impediva, lui neopatentato, di muoversi ed uscire il sabato sera con gli amici ed era costretto a restare in casa.
Prima di cominciare, si alzò ed andò alla finestra per respirare l'aria innevata della sua casa. Non contento prese una sigaretta, l'accendino e mettendosi il cappotto uscì in ciabatte. L'aria fresca gli accarezzava la faccia e lui la respirò a pieni polmoni. Arrivò in ogni angolo del suo corpo rinfrescando i muscoli e i pensieri, che in quei giorni si erano parecchio surriscaldati come una macchina che arranca incolonnata dietro un camion che sale lungo le montagne.
Si mise la sigaretta in bocca, per accenderla, ma fermandosi la guardò e decise che per quella sera non avrebbe fumato nessuna sigaretta. A contatto con l'aria fredda le ghiandole lacrimali inumidirono, per proteggere l'occhio, tutto il bulbo; una piccola goccia cadde lungo le guance e Fredd non la fermò. In fondo quella lacrima stava proteggendo anche lui, dai suoi pensieri, dalle sue paure.
Come sempre quando c'era la neve, il paese era più luminoso grazie al riflesso del morbido e candido mantello. Fredd sorrideva sempre quando guardava il suo quartiere “illuminato” dalla neve. Anche quella sera riuscì a sorridere, ma era un sorriso amaro. Ed il paese parve accorgersene. Non girava quasi nessuno per strada, quasi come una misteriosa forma di rispetto.
Tornato dentro si sedette nuovamente sul divano, questa volta deciso a premere play sul telecomando del lettore dvd e guardare per la prima (ed ultima volta, pensò in quel momento) ciò che aveva realizzato durante il giorno.
Partì il filmato, una scritta nera sul fondo giallo: “Fredd e Maggie”. Fredd si era sempre divertito a fare piccoli filmati per raccontare i viaggi, per festeggiare qualcuno o qualcosa, oppure semplicemente perchè un amico gli aveva chiesto un favore. Era una delle cose che Maggie aveva sempre amato di Fredd, la sua creatività quando c'era da montare un video.
Quella volta, forse l'ultima, non trovò la giusta colonna sonora. Nessuna canzone gli pareva adatta a descrivere quelle immagini. Cercò quindi un riff di piano ed archi nella libreria del suo computer e gli parve la cosa migliore da mettere a sostegno delle immagini.
Gli passò davanti la loro vita. Viaggi, disavventure, feste, sorprese, il matrimonio e tutto quello che insieme avevano affrontato in quegli splendidi anni, ma ora Maggie se n'era andata. Deglutire diventava ogni minuto più difficile e si accorse che stava piangendo. Non era più l'aria fredda, erano lacrime e Fredd in silenzio, stava piangendo.
Si stupì però, accorgendosi che spesso le sue lacrime erano di gioia. Piangeva, ma era felice; ricordare e rivedere quei momenti non lo rendeva triste perchè non sarebbero più tornati. In realtà erano episodi passati e non sarebbero potuti comunque tornare. Fredd era felice perchè aveva avuto la fortuna di viverli quei momenti.
Era felice mentre guardava quel film e fuori l'aria stava accarezzando alberi e neve, giocando con la natura e le case. Fredd sentiva che il mondo stava ridendo con lui, tutti ebbero la fortuna di vedere quanto Fredd e Maggie avevano vissuto la loro storia. Una coppia di amanti, seduti nel sedile posteriore della macchina ad almeno una decina di Km di distanza, si guardarono negli occhi e colsero quella magia. Piansero e sorrisero insieme vivendo tutte le emozioni che quella storia aveva trasmesso quando si era compiuta.
Dopo due ore un'altra scritta nera sullo sfondo giallo apparve: “Fine”.

Fredd si alzò dal divano, sorridente e con il volto bagnato, e spense il lettore Dvd.
Per sempre.

2 commenti:

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  2. ...Maggie, nel frattempo, è seduta davanti al caminetto del suo salotto con una tazza di thè verde davanti (...è sempre stata molto indecisa...) mentre fuori non smette di nevicare e sorride commossa ripensando a tutto quello che di bello c'è stato e che rimarrà con lei.
    Per sempre.

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